Motore a Gatto-Imburrato (si basa sulla legge di Murphy: "se
vi cade una fetta biscottata toccherà terra sempre dalla parte imburrata")
- Materiale Occorrente:
Gatto (1); Fette di pane (1); Burro (50 g); Spalmaburro (1);
Tappeti persiani antichi (1);
- Realizzazione:
Prendere la fetta di pane e spalmare con cura il burro su UNA
SOLA della due facce.
Attaccare il gatto SULLA FACCIA IMBURRATA della fetta di pane.
Lasciare cadere il tutto sul tappeto persiano. Note Bene che
il tappeto DEVE essere ANTICO e PREZIOSISSIMO, piu' è prezioso e piu' potente sarà il motore.
Ora, per note leggi naturali, il gatto cade sempre sulle quattro zampe e il pane cade, sui tappeti preziosi, SOLAMENTE dalla parte del BURRO.
Quindi l'insieme Pane Imburrato/Gatto rimarrà a mezz'aria roteando con velocità crescente, cercando di rimettere ordine nelle leggi naturali.
Collegando opportunamente un generatore all'insieme Pane Imburrato/Gatto, si può ottenere corrente elettrica di potenza proporzionale alla quantità di burro, all'area del pane e al valore del tappeto.
NOTE: E POI CHE SUCCEDE ?
La risposta logica e corretta dal punto di vista fisico è che durante il processo di caduta il gatto inizierà a ruotare lungo il
suo asse maggiore in modo uniformemente accelerato e proporzionale alla velocità
di caduta nonchè alla distanza del gatto dal punto di impatto. Arrivato in prossimità
del suolo, il gatto rimarrà sospeso ad una distanza epsilon piccola a piacere e maggiore di zero, ruotando lungo il suo asse maggiore a velocità costante per un periodo indefinito ma comunque limitato pari alla capacità di
sopravvivenza del gatto.
Se il gatto viene alimentato durante le sue rotazioni tale capacità
corrisponde alla vita media dei gatti. In caso contrario sarà pari
al tempo necessario al gatto per morire di fame.
Nell'istante stesso della dipartita del gatto il sistema esce
dall'equilibrio e la fetta di pane cadrà al suolo, ovviamente dalla parte
del burro. Il danno provocato al tappeto prezioso sarà (vedi leggi di Murphy,
libro primo) proporzionale al peso del gatto morto che grava sulla faccia non imburrata della fetta di pane. Se il gatto muore di vecchiaia è lecito
supporre che la sua massa sarà comunque superiore a quella del gatto morto di inedia.
La scelta di non alimentare il gatto dato il valore del tappetto apre un interrogativo etico-morale la cui soluzione esula dal campo scientifico e viene
dunque lasciata ai filosofi.
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