<< Laurea in Economia >>
- Un professore di economia una volta chiese quante colonne vi erano nel porticato dell'università, e cacciò lo studente che ovviamente non seppe rispondere dicendogli:
"Vedo che lei non frequenta l'università, torni alla prossima sessione".
Qualcuno che doveva essere esaminato subito dopo corse allora fuori a contare le colonne; quando fu il suo turno e gli fu
posta la fatale domanda rispose con sicurezza quante colonne c'erano.
Il professore llora gli disse: "E lei invece di studiare passail tempo a bighellonare per l'ateneo a contare le colonne? Torni alla prossima sessione".
- Esame di Matematica all'Universita'.
Premessa: molti teoremi di matematica
esordiscono con il classico incipit "Dato un e (epsilon; si scrive come un 3 rovesciato) piccolo a piacere, è possibile dimostrare che...", dove con e piccolo a piacere si usa indicare un parametro che può raggiungere valori piccolissimi, ma comunque diversi da zero.
Studente: "Sia dato un tre piccolo a piacere, è possibile dimostrare che...".
Professore (allibito): "Prego? sia dato cosa?".
Studente: "Un tre piccolo a piacere, no?".
Professore: "Ma guardi che questo (disegnandolo) è un epsilon, non un tre!!!".
Studente: "Ah! E pensare che l'ho corretto su tutto il libro!!!".
Professore: "Faccia una cosa, ora se ne vada e torni quando lo ha corretto tutto di nuovo...".
Variante: A questo aneddoto si associa anche la seguente
variante:
Studente: "Sia dato un e piccolo a piacere, è possibile
dimostrare che...".
Professore: "Sì, vabbè, ma piccolo quanto?".
Studente (incerto): "A piacere...".
Professore: "Allora me lo faccia più piccolo".
Lo studente, evidentemente in stato confusionale, traccia un e di dimensioni minori.
Professore: "No, lo faccia ancora più piccolo...".
Lo studente ha continuato a scrivere e micrometrici per un bel pezzo, prima di ammettere sconsolato che forse la sua preparazione lamentava qualche lacuna.
Pag. 3 |